‘Io e il lupo’: il racconto illustrato

Dov’è l’anima? Anima come parte profonda, intima e celata dell’essere. Anima come un soffio, leggera, invisibile come il vento. Anima come animale, come l’istinto selvaggio che si rifugia nei boschi della psiche e del corpo. Anima dimenticata, non ascoltata, anima ferita e costretta a vagare tra i rovi, anima che chiama, anima che piange, anima che ha fame.

Il racconto illustrato IO E IL LUPO è un piccolo viaggio, tra i boschi e le radici di una foresta interna, alla ricerca di quella parte dolente, di quella parte che chiama, di quella parte di cui si perde memoria, se ci si ostina a cercare di vederla “con gli occhi della mente soltanto”. É un invito all’ascolto ma soprattutto al dialogo con il sé, per accoglierne le lacrime e curare le ferite dell’essere.

Ispirate dal racconto “Il ciglio del lupo” della scrittrice Clarissa Pinkola Estés (autrice del saggio Donne che corrono coi lupi) 13 tavole compongono il racconto illustrato, narrato dalla voce e la memoria di un’anziana donna che tesse il filo rosso del ricordo, della ricerca e della scoperta di quello che c’è nel profondo del bosco, e che tanto fa paura perché ignoto e celato. Quel filo che permette poi di uscirne, dal bosco, quando è impossibile non caderci dentro, non perdercisi dentro, quando il confine tra la vita e la morte si assottiglia così tanto da tornare infine ad essere così stretto come quello stesso sottile filo rosso.

Noemi Giannico, illustratrice, burattinaia e artista di strada porta al Mapu Festival queste 13 tavole di pura poesia, venerdì 9, sabato 10 e domenica 11 ottobre, in Sala Consiliare (Viale Silvestro Camerini 3 – Piazzola sul Brenta.)

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